Legambiente

“Bellezza Italia” per la salvaguardia e la valorizzazione dell’area naturale protetta “Podere la Querciola”

A Sesto Fiorentino (FI) il nuovo progetto della campagna di Legambiente e Gruppo Unipol

 

La riqualificazione, la salvaguardia e il miglioramento della fruizione dell’Area Naturale Protetta “Podere La Querciola” di Sesto Fiorentino (FI) sono il cuore del nuovo progetto Custodi della Natura, promosso nell’ambito della campagna Bellezza Italia di Legambiente e Gruppo Unipol.

Nell’Area Naturale Protetta toscana sono stati effettuati lavori di sistemazione del piazzale di ingresso, ristrutturazione e implementazione dei camminamenti e dei sentieri, ora accessibili anche ai diversamente abili, e restauro di uno degli osservatori per la pratica del birdwatching. Gli interventi sono stati realizzati non solo per rendere sicura la fruizione dell’area protetta a tutti i visitatori, ma anche per conservare la sua importante biodiversità attraverso la realizzazione di cartellonistica divulgativa e didattica, nonché il ripristino degli stagni dedicati agli anfibi.

Il progetto Bellezza Italia - Custodi della Natura è stato presentato il 17 maggio a Sesto Fiorentino (FI), presso il Podere La Querciola. Sono intervenuti Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente, Marisa Parmigiani, responsabile Sostenibilità Gruppo Unipol, Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana e Beatrice Corsi, assessora all’Ambiente del Comune di Sesto Fiorentino.

«Salvaguardare e ripristinare le condizioni di biodiversità è diventato un imperativo categorico non solo per i Governi, come dimostra l’accordo di Montreal, ma anche per le imprese – dichiara Marisa Parmigiani, responsabile Sostenibilità Gruppo Unipol. – Il Gruppo Unipol sta lavorando a una strategia per la biodiversità che impatti sui processi produttivi e allo stesso tempo, con Legambiente e altri partner, supporta progetti concreti sul territorio di ripristino e valorizzazione in grado di testimoniare l’utilità di tali interventi e sensibilizzare i cittadini».