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Giardini sul mare a Pantelleria

Un manufatto di forma cilindrica realizzato a secco con pietre nere e una minuscola apertura, così bassa che per entrare è necessario chinare il capo. Dentro un solo albero, un agrume custodito gelosamente al riparo dalle intemperie, dal gelo e dal vento, cresciuto grazie al microclima che si crea all’interno e all’umidità che la strana costruzione riesce a trattenere. È il giardino pantesco, uno dei più singolari manufatti rurali dell’isola di Pantelleria che rappresenta un laboratorio secolare che ha affinato tecniche agricole e costruttive che hanno saputo fare tesoro della scarsità della risorsa idrica e di eventi climatici estremi.

Nell’ambito della campagna Bellezza Italia, Legambiente e il Gruppo Unipol, grazie alla collaborazione dell’ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria e del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo, hanno censito gli oltre 400 giardini presenti sull’isola: un lavoro unico e completo che ha restituito una preziosa mappa con foto, descrizione, georeferenziazione e stato di conservazione dei giardini.  Alcuni di questi, per tipologia e localizzazione, sono stati ora inseriti in un itinerario di scoperta per apprezzare l’isola da prospettive insolite e particolari.

Il lavoro di Legambiente e del Gruppo Unipol è stato presentato venerdì 8 ottobre, nel corso di una passeggiata che ha toccato alcuni giardini panteschi presenti nella valle di Monastero, lungo uno dei percorsi più belli dell’isola. Alla passeggiata prenderanno parte, tra gli altri, Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente; Marisa Parmigiani, Responsabile Sostenibilità Gruppo Unipol; Sonia Anelli, direttrice del Parco Nazionale di Pantelleria; Giuseppe Barbera, dell’Università di Palermo e tra i più qualificati esperti di paesaggio rurale del Mediterraneo.

«Abbiamo sostenuto con convinzione questo progetto che ben risponde agli obiettivi della campagna Bellezza Italia: cambiamento climatico, bellezza e tutela del patrimonio – spiega Marisa Parmigiani, Responsabile Sostenibilità del Gruppo Unipol. Abbiamo scelto di non limitarci al percorso escursionistico ma di redigere una Guida per diffondere questa pratica in tutti quei luoghi che sempre più sono esposti a fenomeni di siccità protratta, proprio perché è sempre più urgente la necessità di diffondere competenze che supportino pratiche di resilienza.»

 

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